La condizione inerente i bisogni sociali dei malati disagiati, in una città come Roma, è decisamente allarmante. L’Associazione Andrea Tudisco, che opera a contatto con il malato oncologico e la sua famiglia da più di 15 anni, ha raccolto molte richieste in questi anni di presenza sul territorio, che riguardano in modo particolare l’assistenza domiciliare sociale leggera e il servizio di accompagnamento da e per i luoghi di cura.
Quest’ultima richiesta, in particolar modo, è sempre più presente tra gli anziani Romani e le famiglie con un malato oncologico a carico.
L’altro aspetto da curare è l’innalzamento dei fabbisogni formativi delle competenze dei volontari delle OdV nella “cura” della persona, il che richiede di assumersi l’onere di aggiornare le proprie competenze innanzitutto sul piano psicologico e relazionale iniziando a fare i conti con un cambiamento profondo del modo di operare, della considerazione che hanno della persona bisognosa del loro aiuto, del proprio stesso vissuto come persone che hanno il potere di aiutare a migliorare la qualità della vita.
L’aggiudicazione del progetto testimonia come, la nostra azione a contatto con il malato oncologico e la sua famiglia da più di 15 anni, raccolga l’apprezzamento per la progettualità di servizi che riguardano in modo particolare l’assistenza domiciliare sociale leggera e il servizio di accompagnamento da e per i luoghi di cura come in passato é stato con La Mela Blu e Oncotaxi.
L’erogazione di servizi a terzi, in particolare quando sono tesi a soddisfare dei bisogni in ambiti di disagio e a soggetti svantaggiati devono essere posti in essere attraverso il miglioramento continuo dei processi organizzativi e relazionali.
Per questo il progetto prevede metodologie di intervento pilota e sperimentali, finalizzate alla messa a punto di modelli di intervento tali da poter essere trasferiti e/o utilizzati in altri contesti territoriali.
Al termine del progetto riteniamo che:
– i volontari partecipanti abbiano acquisito: i saperi e i comportamenti che rendono “vicina” ai destinatari l’assistenza: gli strumenti per operare in modo efficace e con limitato stress la loro azione
– il modello sperimentale generato (pratiche, modelli, supporti) consenta l’erogazione del servizio con efficienza ed efficacia sia in termini quantitativi che qualitativi
– che la rete tra associazione/i delle strutture sanitarie possa contare su un’esperienza “attiva” concreta e misurabile per il miglioramento dell’intero processo
– la qualità percepita dall’ utente che risulta essere un forte indicatore dei livelli di efficacia ed efficienza raggiunti dal servizio e può essere un valido strumento per rilevare alcuni aspetti attinenti le dimensioni della qualità del servizio;
– la qualità organizzativa che si riferisce a contenuti e competenze organizzativo-gestionali che contribuiscono a determinare la funzionalità e l’efficienza del servizio;
– la qualità sociale che riguarda la distribuzione delle risorse e delle varie attività sanitarie in relazione agli effettivi bisogni e le attese della popolazione;
– la qualità economica che si riferisce al valore generato in funzione del costo del servizio.